Aggiornamenti al nostro Progetto di Ricerca sulla CMT2A

Nel Laboratorio di Cellule Staminali Neurali del “Centro Dino Ferrari” dell’Università degli Studi di Milano – Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, la Prof.ssa Stefania Corti e il suo team di esperti ricercatori lavorano incessantemente giorno dopo giorno al progetto finalizzato allo sviluppo di una possibile terapia genica efficace per la Charcot-Marie-Tooth di tipo 2A (CMT2A).

“Tra i possibili approcci terapeutici, la terapia genica finalizzata a correggere la causa alla base della malattia stessa rappresenta un approccio terapeutico razionale” in quanto un tipo di strategia che ha già dato risultati promettenti in trial clinici per altre patologie neurodegenerative. “Sfruttando quindi le crescenti conoscenze in questo settore, ci siamo proposti di utilizzare lo stesso tipo di approccio anche per la CMT2A”, dicono i nostri ricercatori. Tuttavia, nel caso di questa patologia, date le sue peculiarità, “lo sviluppo di una terapia genica richiede degli sforzi aggiuntivi che si traducono in un maggior numero di esperimenti e quindi in tempi più prolungati”.

I nostri ricercatori sono ottimisti e ritengono che i risultati raggiunti in questi anni di ricerca rappresentino i “passi necessari per arrivare ad una effettiva sperimentazione clinica nei pazienti nel tempo più breve possibile”. Ovviamente, vi terremo aggiornati, come abbiamo sempre fatto. I nostro Comitato scientifico, infatti, ci tiene costantemente informati riguardo agli sviluppi della ricerca, avanzamenti che puntualmente vengono pubblicati sul nostro sito nella sezione Malattia & Ricerca.

Recentemente abbiamo ricevuto e pubblicato l’aggiornamento al nostro progetto di ricerca, un’integrazione alla parte dei modelli murini transgenici (fondamentali per lo sviluppo di una terapia), la tabella dei vari tipi di CMT redatta dal nostro Comitato Scientifico e un elenco di mutazioni da aggiungere al nostro database sempre aggiornato.

Ringraziamo con immenso orgoglio e gratitudine tutti i membri del nostro Comitato Scientifico per il prezioso lavoro che conducono quotidianamente e per i puntuali aggiornamenti che riguardano gli avanzamenti della ricerca scientifica condotta.

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Giornata delle Malattie Neuromuscolari 2022: edizione di Torino

Abbiamo partecipato alla GMN 2022 di Torino coordinata dalla Prof.ssa Tiziana Mongini (Struttura Semplice Malattie Neuromuscolari – Dipartimento di Neuroscienze, Università di Torinoe dal Prof. Dario Cocito (Istituti Clinici Scientifici Maugeri – Torino), con la partecipazione del Dott. Franco Ripa, responsabile della Progammazione dei Servizi Sanitari e Socio Sanitari della Regione Piemonte.

“Partecipare a questo importate momento di scambio tra medici, istituzioni e pazienti, nonché di aggiornamento sulla diagnositerapia e presa in carico per queste malattie che restano ancora quasi tutte prive di una trattamento, è diventato di anno in anno sempre più interessante per gli oltre 4000 pazienti neuromuscolari di Piemonte e Valle D’Aosta affetti da 350 patologie differenti” ha sottolineato Luisa Perrero, la nostra delegata.

Gli argomenti trattati da autorevoli specialisti si sono focalizzati in particolare su percorsi di diagnosi, telemedicina, avanzamenti delle terapie innovative a breve e a lungo termine. Tutti i relatori, inoltre, hanno partecipato alla Tavola Rotonda, incentrata sul tema “Rapporti Ospedale- Territorio, dal PDTA alla Rete Regionale”, insieme alle Associazioni di pazienti che hanno avuto così l’opportunità di presentare le loro istanze e testimonianze.

“In particolare, come Associazione, abbiamo potuto avanzare le nostre richieste sia tramite la Consulta Malattie Neuromuscolari, con il portavoce Franceso Ieva, sia con un intervento alla Tavola Rotonda insieme all’Associazione Mitocon per le patologie mitocondriali.

Quest’ultimo intervento congiunto è stato molto apprezzato, in quanto abbiamo potuto ribadire due importanti necessità: la prima è che le nostre patologie, tutte molto rare, siano più conosciute da medici di base e da operatori nei pronto soccorso, mentre la seconda è che gli integratori di coenzima Q10, molto importanti per tutti i malati mitocondriali, soprattutto per chi è anche affetto da atrofia ottica, siano forniti  in modo gratuito con il piano terapeutico, cosa attualmente impossibile nella Regione Piemonte e in molte altre.

Abbiamo potuto evidenziare la condizione peculiare di chi soffre di CMT2A, una particolare forma di Charcot-Marie-Tooth dovuta alla mutazione della Mitofusina 2. Il fatto che si tratti di proteina mitocondriale, colloca i nostri pazienti in una situazione molto complessa, con problematiche comuni sia alle malattie neuromuscolari sia alle malattie mitocondriali. Per questo motivo riteniamo che la collaborazione del Progetto Mitofusina 2 con Mitocon possa portare ad azioni e risultati molto interessanti per entrambe le associazioni”.

A questo proposito, durante la Tavola Rotonda, la Prof.ssa Mongini, massima esperta di CMT e malattie neuromuscolari in Piemonte, ha ribadito con forza la necessità di approvvigionamento in modo gratuito di integratori coenzima Q10 (di cui già aveva parlato nel suo intervento sulla MEDICINA MITOCONDRIALE) in quanto non esistono altre cure per queste patologie, ed il Dott. Ripa si è reso disponibile ad intraprendere le azioni necessarie presso la sanità piemontese.

Se avete bisogno di più informazioni, non esitate a scriverci!

info@progettomitofusina2.com

Grazie Rotaract Club Turino Sud e Sud Ovest!

Il Rotaract Club Torino Sud e Sud Ovest ha voluto, ancora una volta, sostenere il nostro Progetto donandoci un importante service.
La generosa donazione è stata annunciata durante la serata dedicata al passaggio di consegne tra il Presidente uscente Andrea Savino, che ringraziamo immensamente, e la Presidente del nuovo anno 2020/21 Alexandra Turra, che ha ribadito la volontà di continuare a sostenere il nostro progetto.
E’ stata una serata bellissima e ricca di emozioni, che si è svolta all’aperto nella splendida cornice estiva di Casa Format alla presenza di tantissimi soci e autorità rotariane.
Cogliamo l’occasione per ringraziare il Presidente, il Consiglio (di cui fa parte anche la nostra Giovannella Porzio) e tutti i soci, uno splendido gruppo di giovani professionisti, neolaureati e studenti universitari la cui mission è quella di favorire il raggiungimento di una maggiore comprensione e conoscenza dei problemi locali, nazionali e mondiali.
Grazie di cuore per la vostra preziosa amicizia e per la splendida solidarietà che ormai ci dimostrate da anni!

European CMT Federation: obiettivi, membri del board e focus sulla ricerca

La European CMT Federation è una federazione volontaria senza scopo di lucro registrata in Belgio, formata da organizzazioni nazionali europee che sostengono le persone colpite dalla malattia di Charcot-Marie-Tooth, una rara neuropatia periferica che colpisce mani e piedi.

La missione della Federazione europea CMT:

  • Promuovere la comunicazione e la collaborazione tra le organizzazioni/enti di beneficenza CMT.
  • Lavorare insieme per finanziare progetti di ricerca che sono al di là della portata delle singole organizzazioni.
  • Lavorare insieme per sostenere un maggiore finanziamento della ricerca CMT da parte di organizzazioni come i National Institutes of Health negli Stati Uniti, l’Unione Europea e le associazioni di distrofia muscolare/ beneficenza in tutto il mondo.
  • Lavorare in collaborazione per promuovere la consapevolezza internazionale del CMT.
  • Condividere le competenze e le migliori pratiche per la promozione generale e il successo delle singole organizzazioni CMT.
  • Lavorare per la disponibilità di un trattamento economico ed efficace per la CMT e per sostenere il rimborso di tali trattamenti.
  • Fornire i protocolli di base e consigli per la creazione di ulteriori organizzazioni CMT dove tale organizzazioni non esistono attualmente.
  • Fornire informazioni di base sulla CMT a persone fisiche (in inglese) dove attualmente non vi è altro supporto.

Vi presentiamo i membri del board della EUROPEAN CMT FEDERATION BOARD:

Daniel TANESSE – Presidente della Federazione europea CMT

Nato nel 1941 soffro della rara neuropatia periferica chiamata Charcot-Marie-Tooth (CMT tipo 2). Sono sposato con Marina – anch’essa affetta dalla CMT – e ho un figlio. Da quando mi sono ritirato dal mio precedente lavoro – direttore commerciale di una compagnia aerea – dedico il mio tempo alle associazioni e alle persone interessate dalla CMT.

Nel 1991, sono entrato a far parte dell’associazione Charcot-Marie-Tooth France come delegato regionale, poi come referente per i congressi (400 partecipanti ogni anno) e ora come vicepresidente.

Sono anche uno dei fondatori, e il Presidente della Federazione Europea CMT (ECMTF) dedicata ad aiutare tutte le associazioni europee CMT, con l’obiettivo di sostenerle, e rendere i pazienti CMT meglio rappresentati e più potenti.

Filippo GENOVESE

Sono vicepresidente dell’ECMTF e membro del consiglio di amministrazione di ACMT-Rete, un PAG italiano di pazienti CMT e membro fondatore della Federazione. Ho un background scientifico e do una mano anche con l’informatica.

Soffro di CMT X, non vivo il rapporto con la malattia come una condanna, ma come una parte di me. Non è stato facile metabolizzarlo e non è facile in certi momenti, quando le difficoltà legate alla malattia si sommano a tutto il resto.

Ho un sacco di hobby (fotografia, musica, motociclismo) e fare attività fisica moderata mi aiuta a contenere la progressione della malattia.Sono una persona positiva e ottimista (forse troppo!!!) e aiutare gli altri mi fa sentire bene.

Dany MAES

In qualità di rappresentante di “Spierziekten Vlaanderen” (Malattie muscolari Fiandre – Belgio) ho partecipato alla fondazione della Federazione europea CMT. Sono un membro del consiglio e la mia funzione è quella di tesoriere il cui compito è , tra gli altri, garantire che la nostra associazione sia conforme a tutte le disposizioni di legge e ce ne sono un bel po’.

Ho 64 anni, sono sposato, ho 2 figli e 2 nipoti e sono in pensione da 3 anni. Nella mia vita professionale ho lavorato nel dipartimento di servizio, ambiente e sicurezza di un’azienda privata. Ho una CMT di tipo 1A che mi limita nelle mie attività, ma rimango ottimista e il mio atteggiamento verso la vita è questo: ci sono molte persone che stanno peggio di me. Mi aiuta a mettere le cose in prospettiva e a vedere la vita in modo più positivo.

Marco VAN DER LINDEN

Sono un rappresentante di “Spierziekten Nederland“. (Malattie muscolari Paesi Bassi) “che è un’organizzazione ombrello per diverse malattie muscolari nei Paesi Bassi. Il nostro gruppo di lavoro CMT è composto da quasi 1000 membri. 

La Spierziekten Nederland si occupa di migliorare la qualità delle cure, di una ricerca scientifica efficace, di una buona informazione sia per i pazienti che per i medici e gli operatori sanitari.

Attualmente sono segretario generale della Federazione europea della CMT e sono stato anche coinvolto nella sua istituzione. E lavoro 40 ore alla settimana in un’azienda di software a Eindhoven, dove faccio parte del servizio clienti e della ricerca e sviluppo.

Simon BULL

Da febbraio 2019 sono l’amministratore delegato di CMT UK.

Stiamo lavorando per raggiungere altri 25.000 malati di CMT nel Regno Unito.

L’ECMTF sta unendo le forze in tutta Europa in modo da poter lavorare insieme e aiutare tutti i nostri membri collettivi ora e in futuro.

Arabela ACALINEI

Sono il presidente della Neuro Move CMT Association in Romania, un’organizzazione nazionale senza scopo di lucro che mira ad aiutare le persone affette da CMT e altri disturbi neuromuscolari. Sono anche uno specialista di orientamento professionale per le persone con disabilità, aiutandole a integrarsi nel mercato del lavoro aperto.

Dall’età di 6 anni, mi è stata diagnosticata la malattia di Charcot Marie Tooth. Ci sono tre generazioni di persone colpite dal CMT1A nella mia famiglia, compresi i miei due figli.

Ritengo che una malattia come la CMT possa essere vista in due modi: come un peso e una limitazione, o come una motivazione per trovare soluzioni ai vostri problemi e aiutare gli altri lungo la strada. Ho scelto la seconda , e penso che questa sia stata una delle migliori decisioni della mia vita! Le persone con CMT in tutta Europa hanno bisogno di soluzioni e di sostegno e noi, come Federazione, siamo qui per aiutare!

Una delle missioni principali dell’ECMTF è quella di promuovere la ricerca sulle cause e i potenziali trattamenti per tutti i tipi di CMT in tutta Europa. Quando potremo ricevere donazioni, cercheremo attivamente finanziamenti su scala europea per promuovere non solo la ricerca diretta, ma anche la collaborazione tra ricercatori europei.

Questo è un commento ricevuto dalla professoressa Mary Reilly dal MRC Centre for Neuromuscular Diseases di Londra:

Una delle principali sfide nello sviluppo di terapie per la CMT è il numero di geni causali identificati. CMT1A è la forma più comune di CMT nel Regno Unito, che rappresenta circa il 60% dei pazienti. CMTX1 dovuto le mutazioni nel gene beta-1 della proteina della giunzione della distanza (GJB1, che codifica per il collegamento della proteina 32) è la seconda causa più comune che rappresenta circa 10% dei casi.
I restanti 90+ geni influenzano l’altro 30% della popolazione di CMT e ci sono più geni ancora da identificare. Questo significa che oltre ai 2 geni comuni le altre forme di CMT sono molto rare, con molte che interessano solo poche famiglie e in alcuni casi solo una singola famiglia. La seconda sfida importante nello sviluppo dei trattamenti per CMT è che fortunatamente il CMT (particolarmente CMT1A) è una malattia molto lentamente progressiva che non pregiudica solitamente l’aspettativa di vita. Ciò significa che qualsiasi trattamento sviluppato deve essere molto sicuro, soprattutto come la maggior parte delle forme di CMT iniziare nell’infanzia; nello sviluppo di trattamenti, abbiamo bisogno di ricordare che sono suscettibili di essere iniziato nei bambini in modo da avere bisogno di essere ancora più sicuro, come trattamenti avrebbe bisogno di non interferire con il loro normale sviluppo.”

Importante aggiornamento al nostro progetto di ricerca

Le nostre attività di raccolta fondi, purtroppo, sono state interrotte (e ancora lo saranno) per molto tempo; il nostro progetto di ricerca, invece, è andato avanti.

Il nostro Comitato Scientifico, che ha sede presso il Centro Dino Ferrari/ Università degli studi di Milano, ha continuato a lavorare al nostro progetto di ricerca, dedicando parte del lavoro di questi ultimi mesi alla revisione e all’approfondimento della letteratura sui modelli animali della patologia attualmente disponibili, al fine di identificare marcatori di malattia indispensabili per valutare l’efficacia della nostra terapia.

Con piacere, orgoglio e di soddisfazione vi comunichiamo che questo lavoro di revisione è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Molecular Neurobiology  (De Gioia R, Citterio G, Abati E, Nizzardo M, Bresolin N, Comi GP, Corti S, Rizzo F. Animal Models of CMT2A: State-of-art and Therapeutic Implications. Mol Neurobiol. 2020 Aug 27. doi: 10.1007/s12035-020-02081-3. PMID: 32856204 Review).

La malattia di Charcot-Marie-Tooth di tipo 2A (CMT2A) è una malattia caratterizzata da alterazioni dei neuroni sensitivi e motori dovuta a mutazioni nel gene Mitofusina 2 (MFN2), che codifica per la  proteina MFN2 che svolge funzioni essenziali nei mitocondri. Non ci sono cure disponibili per questa patologia, e attualmente i trattamenti sono finalizzati a limitarne i sintomi. 

La disponibilità di modelli capaci di riprodurre la malattia è fondamentale per sviluppare e ottimizzare nuovi approcci terapeutici. Tuttavia, ad oggi la generazione di modelli affidabili risulta ancora molto complicata e limitata proprio per la variabilità che caratterizza questa malattia.

La ricerca sulla CMT2A, sicuramente più “giovane” rispetto alla ricerca su altre malattie neurodegenerative, ci insegna che per migliorare la nostra comprensione della malattia, l’integrazione di più modelli cellulari e animali oltre che di informazioni derivanti dai pazienti, è essenziale per costruire un modello di malattia affidabile su cui lavorare per approcci terapeutici efficaci, sicuri e traslabili per i paziente. 

Si tratta di piccoli passi importantissimi per incrementare la conoscenza della CMT2A e per stimolare l’interesse del mondo scientifico nei confronti di questa malattia, importantissimo per arrivare al più presto ad identificare una effettiva terapia. 

Grazie di cuore a tutti i nostri medici e complimenti per il lavoro quotidiano svolto, anche in tempi così difficili come questo.

AltroDomani Onlus e la Terapia Nutrizionale. Ottimi consigli per tutti i pazienti affetti da malattie neuromuscolari.

L’associazione amica AltroDomani Onlus ci ha invitato a leggere la ricerca La Terapia Nutrizionale nei pazienti affetti da DMD e BMD presentata della Dott.ssa Martina Pica, dietista nutrizionista e fisioterapista, durante la Conferenza Internazionale di Parent Project nel 2014.

Si tratta di uno studio molto interessante che è rivolto, in particolare, a chi è affetto da Distrofie muscolari, ma contiene consigli altrettanto validi per chi soffre, in generale, di patologie neuromuscolari come ad esempio la CMT2A.

Per questo tipo di pazienti, infatti, (come abbiamo più volte ribadito) è molto importante rispettare le regole dietetiche di una corretta alimentazione, in particolare quando si è pazienti a mobilità ridotta.

Riportiamo di seguito i punti della ricerca che riteniamo più interessanti in relazione alla nostra patologia; sono alcune importanti indicazioni circa la necessità di fare attenzione ad alcuni fattori come:

1. Modificazione del peso corporeo. 

Come sottolinea la Dott.ssa Pica, “i dati clinici della Letteratura evidenziano come nei pazienti con malattia neuromuscolare (NMD) si possono osservare importanti modificazioni del peso corporeo a seconda delle fasce di età considerate”.

Statisticamente è provato che durante l’infanzia e l’adolescenza il peso di questi pazienti tende ad aumentare fino ad arrivare (in alcuni casi) al sovrappeso o all’obesità; al contrario tende, invece, a diminuire durante la fase adulta arrivando a raggiungere (in molti casi) una situazione di sottopeso.

Entrambe le condizioni sono pericolose per questi pazienti perché, se il sovrappeso influisce negativamente sulla loro già scarsa mobilità, il sottopeso accresce il senso di debolezza e la possibilità di avere disfagie.

Tenere sotto controllo il peso corporeo è, dunque, molto importante.

Nei ragazzi che non hanno problemi nutrizionali il peso va controllato 1-2 volte l’anno” sottolinea la Dottoressa Pica.“Se compare un sovrappeso o sottopeso i controlli dovranno essere più frequenti. Un monitoraggio del peso deve essere effettuato anche in situazioni in cui ci si aspetta dei cambiamenti (perdita della capacità di deambulazione, prima di importanti operazioni chirurgiche)”. 

L’aumento ponderale, inoltre, carica tanto i muscoli della deambulazione quanto quelli della respirazione, aumentando anche il rischio (già alto in questi pazienti a causa dell’ipotono notturno dei muscoli della faringe) di sviluppare apnee ostruttive.

2. Disfagia.

La disfagia, ossia la difficoltà a deglutire tipica di chi soffre di alcune malattie neuromuscolari (che, fortunatamente, sembra non essere così frequente nei casi di CMT2), è un disturbo che va tenuto sotto osservazione in quanto causa di grandi problemi.

Se presente, infatti, occorre seguire alcune importanti indicazioni durante i pasti: come ingoiare bocconi molto piccoli (preferendo, ad esempio, l’hamburger alla bistecca) e non associare mai nella stessa pietanza il solido con il liquido (scegliere o l’uno o l’altro) perché risulterebbe pericoloso durante la deglutizione .

“La disfagia è causata dalla debolezza dei muscoli masticatori, dalla malocclusione (causata da deficit ed atteggiamenti posturali scorretti), incoordinazione nella fase faringea della deglutizione (causata da deficit muscolari primitivi)”. 

E’ molto pericolosa perché può causare delle aspirazioni di liquidi o particelle alimentari in trachea con conseguenti complicanze broncopolmonari (polmoniti ab-ingestis). 

2. Disturbi gastroenterici.

Le persone che soffrono di malattie neuromuscolari devono fare i conti con una serie di disturbi gastroenterici, il più importante dei quali il reflusso gastroesofageo che può essere causato da diversi fattori come: 

• alterazioni della motilità gastrica, cioè di quel movimento delle pareti dello stomaco che permette di rimescolare e frazionare il cibo fino a ridurlo in piccole particelle;

• alterazioni dello sfintere cardiale, ossia del corretto funzionamento di quella valvola che regola il passaggio del cibo dall’esofago allo stomaco;

• scoliosi, ossia alterazione dell’allineamento del segmento addominale con quello toracico dovuta alla postura.

Tutti questi fattori, infatti, rallentano la digestione e, di conseguenza, lo svuotamento gastrico in quanto il cibo rimane molto più tempo nello stomaco generando un senso di pienezza e una serie di patologie come stipsi, meteorismo, sindrome da pseudo‐occlusione intestinale che, a sua volta, causa inappetenza e, dunque, calo ponderale.

Per trattare il reflusso gastroesofageo ci sono delle proposte dietetiche e farmacologiche (che migliorano la cinetica intestinale e alzano il ph gastrico) da utilizzare in concomitanza a determinati accorgimenti alimentari (necessari a favorire una migliore digeribilità) e altre proposte, invece, legate alla postura.

Per quanto riguarda gli accorgimenti alimentari questi devono essere focalizzati su sane abitudini che mirano a controllare il peso corporeo, ad assumere adeguate quantità di calcio e vitamina A e all’assunzione di sodio. 

Come abbiamo già sottolineato in precedenza, tenere sotto controllo il peso dei pazienti con malattie neuromuscolari è molto importante perché da un lato, un eccesso di peso (causato da) può influire negativamente sulla mobilità incrementando le perdita di capacità di deambulazione mentre, dall’altro, una perdita considerevole può causare eccessiva debolezza.

L’aumento di peso può essere evitato tramite un regime dietetico ipocalorico tarato (da appositi professionisti) su persone che hanno un basso dispendio energetico legato alla ridotta mobilità. 

Rimandiamo al prossimo articolo l’approfondimento riguardo ai consigli nutrizionali legati a questa ricerca…

MOTOR VAL FEST 3: sport e solidarietà ancora insieme per la ricerca sulla CMT2A

Per il terzo anno consecutivo, sport e solidarietà si ritrovano sulle splendide colline fiorentine per dare vita al MOTOR VAL FEST, raduno ed esposizione di auto, moto d’epoca e da competizione.

Quest’anno la manifestazione, che coinvolge abitanti e istituzioni di questo splendido  paese toscano, si terrà Domenica 15 aprile 2018 lungo le vie di Rignano sull’Arno (come da consuetudine), a partire dalle 9 del mattino e per tutta la giornata.

Continua a leggere “MOTOR VAL FEST 3: sport e solidarietà ancora insieme per la ricerca sulla CMT2A”

Buone feste

Grazie ai soci, ai sostenitori, agli amici che con le loro iniziative hanno contribuito a sostenere il nostro progetto di ricerca. Grazie ai tanti nuovi pazienti in tutto il mondo che hanno aderito e ci aiutano a diffondere la conoscenza della nostra patologia. Un grazie immenso ai nostri Professori e ricercatori che lavorano con passione. Serene feste a tutti.

(L’albero nell’immagine è una creazione delle nostre volontarie del Mercatino del Sorriso. Grazie anche a loro!)

Lurrak e Ballo anch’io insieme per la ricerca sulla CMT2A in una serata indimenticabile

La serata LURRAK organizzata dai referenti di Torino della nostra Associazione, in collaborazione con la Fondazione Cirko Vertigo e l’Associazione di danza sportiva in carrozzina Ballo anch’io, in favore della ricerca sulla CMT2A, è stata un vero successo di pubblico e di stampa.

Continua a leggere “Lurrak e Ballo anch’io insieme per la ricerca sulla CMT2A in una serata indimenticabile”

CMT2A: ultimi studi interessanti raccolti su Pubmed

Vogliamo portare alla vostra attenzione questi interessanti studi che abbiamo recentemente trovato su Pubmed e che riguardano la CMT2A. Li abbiamo divisi per nazioni, rispettando la classificazione che usiamo sul nostro portale web dove, nella sezione Risorse, potete trovare una vasta bibliografia di pubblicazioni scientifiche sulla nostra malattia.

  • ITALIA

Studio scientifico condotto in Veneto, presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Padova, sull’avanzamento dello studio su zebrafish ad opera delle dsse Bergamin e Mostacciuolo.

Zebrafish Tg(hb9:MTS-Kaede): a new in vivo tool for studying the axonal movement of mitochondria 

Bergamin G, Cieri D, Vazza G, Argenton F, Mostacciuolo ML

  • USA

Studio condotto negli Stati Uniti, in California e North Carolina, su di una bimba di 7 mesi che soffre di CMT2 autosomica recessiva con una mutazione molto grave, .

Autosomal recessive MFN2-related Charcot-Marie-Tooth disease with diaphragmatic weakness: Case report and literature review.

Tan CA, Rabideau M, Blevins A, Westbrook MJ, Ekstein T, Nykamp K, Deucher A, Harper A, Demmer L

  • GRAN BRETAGNA

Studio condotto presso l’Istituto di Neurologia di Londra e presso la clinica universitari di Norwich dalla dssa Mary Relly e il suo team.

Semi-dominant mutations in MFN2-related neuropathy and implications for genetic counselling.

Tomaselli PJ, Rossor AM, Polke JM, Poh R, Blake J, Reilly MM

  • CECOSLOVACCHIA

Studio condotto nella repubblica ceca che porta alla luce una nuova mutazione del gene MFN2.

Massively Parallel Sequencing Detected a Mutation in the MFN2 Gene Missed by Sanger Sequencing Due to a Primer Mismatch on an SNP Site.

Neupauerová J, Grečmalová D, Seeman P, Laššuthová P.

  • CANADA-AUSTRALIA

Uno studio condotto in Canada e in Australia su una nuova mutazione omozigota di MFN2.

Homozygous mutations in MFN2 cause multiple symmetric lipomatosis associated with neuropathy.

Sawyer SL, Cheuk-Him Ng A, Innes AM, Wagner JD, Dyment DA, Tetreault M; Care4Rare Canada Consortium, Majewski J, Boycott KM, Screaton RA, Nicholson G.

 

Vi invitiamo a una buona lettura e a suggerirci o condividere con noi eventuali studi interessanti che avete trovato!